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Vi racconto la First Class di Emirates da Milano a New York

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Agosto 16 2019

Chiunque abbia preso un aereo sa come si ragiona in genere: quel che conta è risparmiare. D’altronde chi è così folle da spendere 5.000 dollari per un viaggio in aereo, quando ci puoi fare una vacanza intera.  Io l’ho fatto. Ho viaggiato andata e ritorno nella First Class (Prima classe) Emirates, da New York a Milano. Soldi ben spesi, secondo me, sia perché questo viaggio di per se è un’esperienza memorabile, da ricordare per sempre. Sia perché ora sono qui a raccontarlo. 

Sul volo ci sono solo 14 posti di prima classe, circa 80 di business, e 400 in classe turistica. Non entrerò nei dettagli tecnici del velivolo, ma vi racconterò la mia esperienza. Ma prima una premessa.

Premessa

Ho pubblicato diverse foto del viaggio sulla pagina facebook, e ovviamente oltre a suscitare molta curiosità, ho attirato critiche del tipo: vuoi ostentare la ricchezza!! Al di là del fatto che mi occupo di turismo per professione, penso che questa logica sia dannosa. Sono diventato imprenditore perché ho visto che altri ce l’avevano fatta: ho tratto ispirazione dal loro benessere e dai loro risultati, mi sono ispirato, mi sono detto “se ce l’ha fatta lui, ce la posso fare anche io”.  Ecco. Questo il punto. Non si ostenta, ma si vuol dare fiducia. Se ce l’ha fatta Piero Armenti, uno qualunque della periferia di Salerno, perché non ce la potrei fare io. Bisogna aggrapparsi alle boe che ti presenta la vita,  in un mare di pessimismo.

Mi ha colpito un libro del professore J.D. Vance, dal titolo Hillbilly Elegy. Alla fine del libro il professore si chiede come abbia fatto lui ad emergere nella società, pur venendo da una famiglia disastrata (mamma eroinomane) e in un contesto di crisi economica. La risposta che si dà Vance è anche la mia: sono stati gli esempi positivi che ha incontrato lungo la vita a salvarlo. Chiusa parentesi. Raccontiamo il viaggio

Check In

Quando viaggi in prima classe arrivi all’imbarco con una certa sicurezza, è la psicologia della prima classe. Ti senti bello dall’inizio alla fine del viaggio. Penso di aver camminato con charme e con la schiena più dritta del solito. Come per ogni compagnia aerea,  c’è una fila dedicata a quelli che viaggiano in business e First Class, che è quasi sempre vuota rispetto alla turistica dove si forma la fila. La ragazza a Milano che si occupava di organizzare la  fila, senza neanche chiedermi in che classe io viaggiassi, mi voleva mandare nella turistica. Penso abbia contribuito il mio aspetto da professore di Sociologia, molto poco adatto alle classi alte dove occhiali, barba e capelli disordinati non sono ammessi. Quando le ho detto che ero in first class, me l’ha richiesto un’altra volta per esser sicura di aver capito. Sì amica mia, sono in First. La vita a volte ti sorprende. Gliel’ho ripetuto e mi ha fatto andare. Il Check In è stato rapido e molto veloce, anche perché ero solo, avevo due bagagli da imbarcare. Quando sei in prima classe neanche te lo controllano il peso, anche se in realtà avevo il limite dei 23 chili a bagaglio. L’unico fastidio è che sono stato selezionato per i controlli SSSS prima di salire sull’aereo, che in verità sono una sciocchezza. La cosa bella di viaggiare con Emirates è che accedi sull’aereo direttamente dalla sala Lounge di Emirates, quindi ti risparmi la fila del gate.

 Lounge

La Lounge Emirates è molto bella. Ci sono poltrone comode, wifi veloce, una Tv grande, e soprattutto la possibilità di accedere a cibo e bevande illimitate durante l’attesa.  C’era una grande varietà di cibo, dalle farfalle al sugo ad altre pietanze a me ignote ma che dovevano essere arabe. Ho preso del pesce, un po’ d’insalata e un paio di bicchieri di champagne. Oltre a queste amenità, c’è anche un bagno pulitissimo con tanto di doccia. Se lo chiedete vi danno anche l’accappatoio, o lo spazzolino per i denti. Poi c’è una sala per le preghiere, dedicata a chi è di religione musulmana. Sono state due ore piacevoli nell’attesa di partire, due ore in cui la curiosità ti spinge ad osservare gli altri. Perché diciamoci la verità. Quelli che viaggiano in Business o in First Class hanno sempre un alone di mistero, oltre a tanti oggetti griffati.

 

Imbarco

L’imbarco è stato rapido, anche perché l’aereo ha due piani. Nel piano di sotto la classe turistica che si imbarca dal gate normale, nel piano di sopra noi che entravamo direttamente dal Lounge. I controlli SSSS sono stati molto rapidi. Mi hanno fatto togliere le scarpe e le hanno pesate a mano (chissà perché), poi hanno poggiato delle linguette di carta alle mani, alle tasche e alla cintura e le hanno inserito in una macchina. Infine mi hanno lasciato andare. Forse è un controllo che riguarda droga o esplosivi chissà. Niente di cui preoccuparsi. Io avevo cercato online e mi avevano terrorizzato.

 

Prima Classe

All’entrata nell’aereo puoi andare a destra o a sinistra. A destra c’è la Business Class, a sinistra la Prima Classe che sono solo 14 posti e si trova nella parte anteriore dell’aereo.  Quindi in questa specie di selezione naturale ulteriore, quelli della Business osservano con un certo stupore e un pizzico di invidia quelli della prima classe, che sono i fighi più fighi di tutti. Chi sono, cosa faranno nella vita per permettersi un lusso così eccessivo come la First Class Emirates? Siamo nella zona top dell’aereo, sopra di noi solo i jet privati.

 

La Suite

Il punto è che non hai un posto a sedere, hai proprio una cabina che loro chiamano Suite (il nome mi sembra esagerato), con tanto di porticine che si aprono e chiudono e tanta privacy. La prima volta che sono entrato nella cabina, durante il viaggio da New York, è stata davvero un’emozione. Perché lo senti che sarà un’esperienza unica. La cabina è bella, discretamente spaziosa, dorata. L’ho raccontata con video e foto, ma qui voglio aggiungere le cose che mi hanno colpito di più. Non solo appena arrivi ti danno un bel bicchiere di champagne come nei film (se lo vuoi, altrimenti puoi prendere anche acqua), ma c’è un cestino con degli snack tra cui pop corn al caramello, cioccolata, patatine. Quindi volendo puoi già gettarti nel cibo fin dal primo istante. Elenchiamo tutte le amenità della cabina. La prima è lo schermo della Tv grande, fornito di diversi film anche italiani. Io ho guardato un film di Carlo Verdone.  Ci sono poi quattro luci regolabili all’interno, tra qui quella della lampada proprio al fianco del televisore. Se siete lato finestrino, avete due  o tre oblò che potrete chiudere ed aprire in maniera automatica. La cosa bella è che quando non vuoi vedere nessuno, puoi chiudere le porte dello scompartimento e sei isolato, anche se da sopra sporgendosi possono vederti. Mi ha colpito anche il minibar al lato con diverse bevande (una pepsi light, una pepsi normale, acqua perrier, e acqua naturale di cui non ricordo la marca). In realtà teoricamente non ha molto senso, visto che le bevande sono un po’ calde, e sarebbe più comodo chiamare la hostess e farsi portare quel che si vuole dentro tanto ghiaccio. L’hostess infatti arriva in meno di un minuto. Però devo dire che fa scena, e in certi momenti in cui avevo voglia di un po’ d’acqua, senza nessuna interazione umana, mi è stata molto utile.  Il bar si attiva  con un pulsante, ed è a scomparsa. Ovviamente è incluso un pigiama che vi potrete tenere, delle pantofole, e una pochette che contiene tantissime creme e cremine, spazzolini, deodoranti e tanti accessori a me ignoti ma che erano molto fighi a vedersi. Due cose vanno aggiunte. La prima è che non c’è un orario per il pasto, decidete voi quando avete fame. La seconda è che vi chiederanno a che ora volete farvi la doccia, e nel caso stiate dormendo a quell’ora, se hanno il permesso di svegliarvi. Io ho scelto di farla un’ora prima rispetto all’atterraggio e di esser svegliato.

Il pasto

La differenza più grande la fa l’orario in cui mangiare, e quante volte mangiare. In prima classe lo decidete voi. Se però aspettate troppo qualcosa potrebbe essere finito, per esempio il risotto allo zafferano che avevo chiesto non c’era più. Di base potete prendere quel che volete nel menu (anche tutti i primi), ma di regola sarebbe normale scegliere un aperitivo, antipasto, piatto principale, dolce e frutta. Io ho preso invece due antipasti, piatto principale e poi la sorpresa che vi spiegherò dopo.  I due antipasti che ho scelto sono il loro famosissimo caviale da prima classe, che è più un lusso che altro, e poi la burrata perché mi sembrava un bell’inno all’Italia che meritava attenzione. Per secondo ho preso del pollo, devo dire che sui secondi sono molto bravi a cucinare sulla Emirates. Il tavolo per mangiare è almeno il triplo rispetto la classe turistica.  Infatti mi hanno apparecchiato proprio la tavola, con tanto di tovaglia, e di dispensatore di sale, pepe, olio. Le posate sono di ferro. Tutto arriva nei piatti, come se stessi al ristorante, con una tempistica molto precisa. Sinceramente mi è piaciuto tutto, ma va detto che io sono di bocca buona. Ma la cosa più bella è stato la sorpresa!

Pizza per me

Durante il volo di andata da New York a Milano avevo suggerito, scherzosamente, che se avessero avuto un bel forno al legna sul volo, per fare delle pizze, saremmo stati tutti contenti. In realtà non ricordavo di averlo detto. Al momento di ordinare il pasto la hostess mi dice: Ti ricordi cosa avevi detto durante l’altro video che mancava qualcosa? Io non lo ricordavo, e me l’ha ricordato lei. Avevano a bordo una pizza solo per me. Sono stato felice di questa piccola attenzione. Chiaramente non era la pizza tonda napoletana, appena uscita dal forno, ma una semplice fetta rettangolare di margherita, molto doppia. Ho apprezzato il gesto, quindi non mi soffermerò sulla qualità della pizza perché in questo caso non è rilevante.

 

Bar a Bordo

Per arrivare al bar di bordo, bisogna attraversare tutta la Business Class perché si trova sul retro dell’aereo. Per me che sono insofferente, e non so come passare il tempo, il bar di bordo è la cosa più bella che ci sia. Non solo è accogliente, ma è fornitissimo, e ti riempiono di stuzzichini. Il tutto è incluso nel prezzo, il che è un pochino pericoloso se avete il vizio di bere troppo. Io non ce l’ho e quindi me lo sono goduto senza eccessi. Ci sono anche due comodi divanetti, dove sedervi, e alcuni tavolini in cui stare in piedi. Chi serve al bar, è molto disponibile ed attento, e come da tradizione anche piuttosto loquace. Io ho preso un paio di champagne, tutto accompagnato da diversi stuzzichini, patatine e frutta. Ricordiamo che il bar di bordo è sia per la Business che per la First Class, non si può accedere dalla classe economica. Vi racconto un piccolo aneddoto. Un anno fa viaggiai nella classe turistica con Emirates, la hostess mi riconobbe e provò a farmi salire al primo piano per mostrarmi il bar al bordo. Purtroppo non gli fu dato il permesso dall’alto. Ci rimasi male, e mi son preso la mia vendetta in prima classe.

 

Momento di dormire

Penso che la grande differenza tra un viaggio in turistica e un viaggio in Business o Prima Classe sia la comodità del posto: il tuo posto a sedere in prima classe si trasforma in un letto con tanto di coperte. E’ bastato infatti chiamare l’hostess e lei mi ha fatto il letto. Non può essere paragonato ad un vero letto, tuttavia è comodo e spazioso. Si sta comodi, ma per i rumori conviene inserire dei tappi per le orecchie.  Potete stare nel letto e guardarvi un film, o leggervi il libro. Vi conviene chiudere le porticine, per avere il massimo di privacy, e chiedere di non essere disturbati premendo un bottoncino che fa accendere una scritta fuori del tipo “non disturbate”.   Potete anche stare in cabina mezzo nudi, sono convinto che qualcuno abbia praticato dell’autoerotismo. Ma attenzione: se la hostess deve dirvi qualcosa si sporgerà da sopra, e vi vedrà nudi come mamma via ha fatto. Infatti la suite sul volo Milano New York non è completamente chiusa, ma sporgendosi dall’alto l’hostess vi può vedere. So che dal volo tra Dubai e Bruxelles la suite è chiusa completamente.

La doccia

La toilette della prima classe è spettacolare, dal mio punto di vista è il punto forte di tutta questa esperienza. E’ grande, pulita, fornitissima di creme e cremine, oltre ai profumi. Infatti la chiamano SPA. Per fare la doccia hai 30 minuti a disposizione nella toilette, e cinque minuti di acqua, che sono più che sufficienti se non siete tipi da docce lunghissime. Bisogna prenotare la doccia subito dopo il decollo. Il sistema è molto semplice. Per attivare e disattivare la doccia si preme un bottone, e c’è un segnalatore che ti dice quanta acqua ti sia rimasta. Ovviamente puoi attivarla e fermarla tutte le volte che vuoi, tipo mentre t’insaponi. Mentre non eroga l’acqua il tempo non conta, quindi diciamo che sono cinque minuti netti. Un vero lusso uscire belli freschi e riposati dall’aereo.

 

Punti negativi

L’unico punto negativo è che non c’è uno spazio vero per sistemare il bagaglio a mano, che a me era un borsone piuttosto grande. All’andata me l’hanno messo in una suite vuota, ma durante il viaggio di ritorno l’ho dovuto tenere con me, e spesso era d’intralcio. All’inizio del viaggio l’ho avuto in fondo vicino ai piedi, ma non riuscivo poi ad estendere al massimo la mia poltrona per trasformarla in un letto. Dopo un po’ sono riuscito a trovare una posizione comoda dietro la poltrona, di lato. Comunque era d’intralcio. Sarebbe stato meglio vi fosse uno scompartimento solo per la valigia.. La cuffia, quando sei steso nel letto, ha un filo non troppo lungo che tira un poco. Una sciocchezza che però a volte infastidisce.

 

Differenze con la Business

Ad occhio la business mi è sembrata molto comoda, di fatti la differenza con la First è che nella business non hai la suite, quindi hai meno privacy, non hai l’opzione di fare la doccia. che è però un lusso di cui si può fare a meno. Il pasto viene servito ad orari prestabiliti, mentre nella prima classe decidi tu quando mangiare. Ma per quanto riguarda le cose che contano ci sono anche nella business, dove il proprio posto a sedere si può trasformare in un comodo letto (più piccolo della First Class, ma comunque perfettamente reclinabile) e hai accesso anche al bar che è davvero importante per distarsi. In entrambi le classe l’accesso avviene dal lounge. Dimenticavo: in business niente caviale.

Riflessione sui costi e su cosa convenga

Sì sono d’accordo con voi, la convenienza della classe turistica non si batte, visto che andata e ritorno ti costa sicuro meno di mille euro. Per quando riguarda la Business si parte dai 1500 euro a tratta, e la prima classe 2500 euro a tratta. A mio parere la Business è la soluzione più conveniente, perché in fondo i lussi della prima classe (la doccia, le porte che si chiudono, il caviale, e la possibilità di cenare quando ti pare) non sono così necessari. Mentre ciò che conta per me è il posto comodo e reclinabile a 180 gradi, e c’è anche in Business, e la possibilità di accedere al bar che è uno svago non indifferente.

Video NEW YORK-MILANO

Video MILANO-NEW YORK

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Piero Armenti

Journalist, Writer, NY Urban Explorer

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