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Cosa cambia per chi viaggia a New York con Trump presidente?

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Novembre 10 2016

Amici, è arrivato il momento di iniziare a fare chiarezza. Basta allarmismi. Ora cerchiamo di vederci chiaro.

1) Il programma di esenzione del visto ESTA non dovrebbe cambiare. Non dimenticate che Trump è stato eletto per creare piu’ posti di lavoro, e piu’ ricchezza. Non per impoverire la nazione, facendo diminuire gli arrivi del turismo.

2) Tuttavia se dovesse esserci un peggioramento delle relazioni internazionali, nulla è escluso. Ricordiamo che Trump ha fatto del nazionalismo la sua bandiera.

3) Molto probabilmente con i repubblicani potrebbe cambiare atteggiamento alla frontiera. Ai responsabili di immigrazione  potrebbe venire chiesto di essere piu’ aggressivi per smascherare coloro che vengono con l’Esta ma vogliono lavorare. In pratica se siete giovani e viaggiate da soli potrebbero farvi delle domande aggiuntive. 

4) Per chi voglia venire a lavorare a New York, mettiamo subito le cose in chiaro. Avere un visto era già difficile prima, probabilmente potrebbero esserci ulterirori difficoltà. Potrebbe diminuire la quota dei visti di lavoro, potrebbero essere piu’ severi col visto artistico, il famoso O-1. Ricordiamo che Trump vuole dare lavoro prima agli americani. Ma tra il dire e il fare sapete cosa c’è di mezzo.

5) Ricordiamo che a New York lo straniero è sacro, c’è un atteggiamento di grande apertura. Quindi in questa oasi cosmopolita potete sentirvi ben accolti.

6) La lotta di Trump è contro chi lavora illegalmente negli Stati Uniti, e magari ha attraversato la frontiera senza avere un permesso. Verranno cacciati soprattutto coloro che hanno precedenti penali.  Ma problemi potrebbero esserci in generale anche per chiunque lavori negli Usa senza avere i documenti in regola.

7) Cosa ci fa bene sperare? Che tra il dire e il fare appunto c’è di mezzo il mare. Non dimentichiamo che la First Lady è una emigrante, e ha lavorato senza visto negli Stati Uniti. Certo poi era bellissima, e le si è perdonato tutto. Il paradosso è tutto qui. La first Lady degli Stati Uniti è una donna che ha lavorato qui illegalmente.

8) Cosa provo io? Non mi piacciono i nazionalismi, lo dico con tutta sincerità. Una cosa è fare il bene degli Stati Uniti, un’altra è credersi migliori di tutti. Il mio timore è che Trump renda gli Stati Uniti un paese molto antipatico, mentre Obama era riuscito a farlo amare a tutti. 

 

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Piero Armenti

Journalist, Writer, NY Urban Explorer

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