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Hair designer Giuseppe Bicceri: “Ho lasciato tutto, e sono venuto a New York”

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Gennaio 14 2015

foto di Antonella Cascino

Quando mi ha detto di andare, ho pensato: sì, perché no. Ad invitarmi Giuseppe Bicceri (http://www.giuseppebicceri.com/), hair designer siciliano che si è immerso a New York con la voracità di chi vuole afferrare tutto di questa metropoli.

L’invito riguardava uno stage fotografico, per presentare una nuova collezione, da lui ideata, da proporre alla clientela internazionale. Si tratta di una forma di arte, questa che gioca con i capelli, ed ero curioso di vedere il dietro le quinte. Perché New York non sono solo le sue piazze, i suoi grattacieli. Non é solo il MoMA e Broadway, non è solo l’Empire e Rockefeller Center. New York la fanno soprattutto le persone, le idee, la creatività, e i tanti piccoli eventi. La fa soprattutto quella dose di follia necessaria per lasciare tutto e venire qua.

Entrato nel suo studio, ho visto ciò che ero convinto di vedere. Giuseppe ha la tenacia, l’ambizione, e la follia necessaria per fare quello che sta facendo, partendo da un livello zero d’inglese, e senza contatti. Perché New York è l’ambiente giusto per rendere i pazzi i più pazzi, e gettare in questo tritacarne tutte le traiettorie di vita. Nello studio di Giuseppe è pura creatività metropolitana, tra modelle, camere fotografiche, luci. Ho assistito agli scatti, e poi gli ho chiesto di inviarmi una breve presentazione. All’inizio pensavo solo di dedicargli un post su Facebook, ma poi dopo aver ricevuto la sua storia, ho preso un’altra direzione. Merita tutt’altra vetrina, ho pensato, e con molto piacere gli dedico uno spazio nel blog. Sperando anche di spronare qualcuno a seguire la sua strada. Ecco quello che mi ha scritto, e ve lo riporto fedelmente, perché c’è dentro tutta la forza necessaria per capire cosa significa diventare newyorkesi:

Nasco in un piccolo paese della Sicilia (Butera) nel giugno ‘81. Ho sempre saputo che la moda e i capelli sono la mia grande passione. Feci il primo taglio di capelli a mia sorella ai tempi del liceo un pomeriggio a casa rubando il rasoio di mio padre. Da quel momento fu un vai e vieni di amiche che mi chiedevano di poter passare dalle mie mani per cambiare il loro look. Pertanto finito il liceo mi trasferisco a Roma e mi diplomo all’Accademia nazionale per acconciatori. Da quel momento è un susseguirsi di esperienze allettanti alternate a collaborazioni per grandi saloni e fashion brand.

Mi stabilisco in quella che (prima di New York) chiamo la mia città adottiva, ovvero Catania, ma viaggio continuamente in tutta Italia iniziando a lavorare nel fashion. Ho curato l’hairstyle per campagne pubblicitarie internazionali, e sfilate con svariati brand e fashion designers (Dolce &Gabbana, Roberto Cavalli, Moschino ecc ecc.). Sono stato ambasciatore a Tirana per il “festival del made in Italy” rappresentando l’Italia per il settore “beauty”.

 Ho avuto modo di attingere conoscenze e visioni di stile straordinarie da quelli che i considero i miei maestri della coiffure e che hanno sviluppato maggiormente la mia sensibilità come Renato Gervasi, Salvo Filetti e Ada Nanè: vere autentiche perle del nostro Made in Italy. Mi è stata affidata la direzione artistica di un brand di Hairstylist nazionale occupandomi della ricerca moda, la creazione delle collezioni e dei Book fotografici, ho tenuto seminari di specializzazione nonché sono stato il direttore artistico di uno dei più importanti locali di Catania dando vita a delle serate di animazione e “feste a tema”. Dopo un viaggio a Londra “illuminante” capisco che: primo, ho bisogno di imparare l’inglese, secondo, ho solo una vita a disposizione e nonostante mi abbia già concesso grandi privilegi e straordinarie esperienze nonostante la mia giovane età, non potevo continuare a fare sempre e solo questo per sempre, soprattutto nello stesso posto. Quindi penso: sarebbe entusiasmante lasciare tutto e ricominciare da zero! Ma dove andare? Inizio a viaggiare in concomitanza ai miei impegni professionali e alle mie disponibilità economiche alla ricerca della mia nuova città. Ma nella mia vita professionale in Italia continuavano ad arrivare nuovi successi e nuove esperienze quindi la paura di mollare tutto diventava sempre più grande.

Ma quando sono arrivato a New York è stato il colpo di fulmine. Arrivo per una vacanza di 2 settimane nel Novembre 2012, e appena metto piede a Manhattan, pur non avendo ancora visto nulla di questa città, respiro quell’adrenalina e quella stessa energia che 10 anni prima respirai a Catania quando decisi che sarebbe stata la mia città! “Ecco, l’ho trovata! Voglio vivere a New York!” Pur non parlando inglese, non avendo un lavoro, non avendo amici e conoscenze tranne una mia amica di Catania che si era da poco trasferita qui a New York, temporaneamente torno in Sicilia, mi licenzio, vendo i mobili di casa che avevo acquistato meno di un anno prima, riempio 2 valigie il più possibile e parto! Tutta la mia vita in solo due valigie: sono libero!

Non possedevo più niente e questa è stata la sensazione di libertà più grande ma allo stesso tempo più dolorosa che abbia mai provato nella mia vita. Il mio curriculum e le mille esperienze lavorative mi danno la possibilità di ottenere un visto artistico di tipo O1 (artisti internazionali con capacità straordinarie come lo chiamano in America) e di trovare subito lavoro per una compagnia italiana (dato che non parlavo una parola di inglese) per la quale lavoro tuttora con grande soddisfazione (Fabio Doti Salon a Wall Street). Oltre a un capo ho trovato un amico, un fratello: la mia “ICE” (in case of emergency) person. Il karma a volte funziona! Ho imparato l’inglese che adesso per fortuna è molto fluente, ho una casa tutta per me è collaboro con agenzie di moda e ho creato il mio blog “revolution of beauty” che ho sospeso al momento per sopraggiunti progetti ma che riprenderò al più presto in cui racconto la vita di persone “normali”, professionisti che vivono la loro vita newyorkese lontano dai riflettori, e per un giorno diventano “celebrities” in esclusiva per me con un Photoshoot e un make over.

Ho appena preparato la mia nuova collezione di Hairstyle per celebrare l’inizio del mio terzo anno di vita a New York, un percorso di stili dagli anni 40 ad oggi, ricchi di influenze metropolitane, e ci sono tante tante cose nuove nel calderone delle quali non posso parlare al momento, ma il 2015 sarà un anno speciale, ne sono certo. Quando mi dicesti: queste esperienze ti serviranno per il futuro io ti riposi: Piero, il mio futuro è adesso! (foto numero 1-2-3-4-5 di Antonella Cascino)

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Piero Armenti

Journalist, Writer, NY Urban Explorer

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