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Diciamolo subito. Sarah Jessica Parker è una star universale. Una delle ultime, di quelle capaci di incarnare non solo il proprio personaggio, ma lo spirito di una città, e di rappresentare in maniera sublime il proprio tempo. E’ anche molto ricca, grazie al successo. Dovunque vada la trattano da regina. Vive una vita da sogno. Arrivata a questo livello potrebbe semplicemente godersi la vita nella maniera in cui spesso noi pensiamo al “godersi la vita”. Cioé fare poco, guadagnare grazie all’immagine, e arricchirsi. Eppure no. C’è qualcosa in lei di ulteriore e  bellissimo che secondo me incarna lo spirito americano. Una voglia di non fermarsi, di ripartire, di fare qualcosa di diverso.

Per questo ha fondato un marchio di scarpe, ha dei negozi, e fin qui non c’è nulla di strano. E’ una logica conseguenza del successo: cavalcarlo per creare un brand. Non è l’unica a farlo. Ma nel suo caso non è tutto. Sarah Jessica Parker fa la commessa nei suoi negozi. E così sono andato a vederla. E questa per me è stata una lezione di vita bellissima.

Intanto capisci che è innamorata delle sue scarpe, e adora essere in quel negozio con le clienti e le scarpe. Questo è il mondo che si è costruita, e che la rende felice. Mi è sorto anche il dubbio che preferisca questo alla recitazione.  Ma andiamo oltre, e ripetiamo una cosa: stiamo parlando di una delle ultime star globali, eppure sta in un negozio di scarpe, prende una scarpa e te la infila ai piedi. Non sei tu la commessa che fa indossare le scarpe a lei che è una Vip. Ma il contrario. Cioé capite? Si ribalta in un gesto il mondo fino ad ora conosciuto. E non lo fa per bisogno, si sa che è ricchissima. Non è puro marketing. Lo fa perché ama farlo. Punto e a capo. Dovrei aggiungere altro? Forse no ma aggiungo la mia esperienza.

Sono andato a vedere da vicino questo avvenimento, perché volevo capire davvero di cosa si trattasse. E così quando Debora si è avvicinata per chiederle dei consigli su due paia di scarpe, Sarah Jessica Parker la star (ripetiamolo, la STAR) ,  cosa ha fatto? Poteva sbrigarsela frettolosamente, consigliando una scarpa al posto dell’altra, con qualche formula di rito, giusto per farla contenta. Nulla di tutto questo. Si è seduta. Le ha osservate, l’ha fatta camminare. Ha fatto una cosa che è bellezza allo stato puro: si è presa cura di Debora, non come cliente, ma come persona. Ha voluto capire che scarpe già avesse, per che occasione voleva utilizzarle, quale potessero aderire di più al suo stile, che tipo di vestiti indossasse, che vita facesse. Ha dedicato alla cliente un tempo infinito, che quasi mi ero stancato più io che ero semplice spettatore. Lei no, non era stanca, e non si è stancata. Lo ha fatto con tutte le clienti, tutto il giorno, senza cedere un minuto alla stanchezza, senza tirarsi indietro. Noi la vediamo come una star. Ma lei si sente una star? Si comporta come tale? L’ho osservata nella maniera naturale del suo muoversi tra gli scatoli (in italiano le scatole). Sarah Jessica Parker afferra le scarpe, le porta alla cliente, consiglia, sparisce un attimo per bere un po’ d’acqua, e torna. E lo fa innumerevoli volte. A volte non la distingueresti da Carrie, dal personaggio fittizio.

Ma chi è alla fine Sarah Jessica Parker?

L’amica che avresti sempre voluto, che ti accompagna a fare shopping, che ti regge la mano mentre piangi. Che se tutti l’avessero forse si farebbero meno scelte sbagliate.  Ho visto in lei quello che lei è: una donna qualsiasi resa meravigliosa dalla vita, e da New York.

Magari mi fa un giorno una sorpresa, e viene al tour dei rooftop.