0
img

Blog

Perché è difficile lasciare New York?

0 Commenti
Gennaio 5 2017

Ve lo dico con sincerità. Non so quanto possa essere facile adattarsi di nuovo alla vita fuori New York. Prima di parlarne voglio però sottolineare tre cosette che mi sembrano essenziali.

1) Si viene a vivere a New York o perché si è molto ricchi o molto disperati. Se state bene a casa vostra, non avete ragione per andare all’estero. Perché, ve lo ripeto fino a sfinire, emigrare significa anche tanta sofferenza.

2) Chi vive a New York si lamenta di questa città, dirà che vuole lasciarla. Ma poi appena va via, gli manca, e sogna di tornarci. Non sempre, ma spesso.

3) La metropoli è avvincente, ma anche molto dura. 8 milioni di persone, molte in gamba, per una competizione spietata verso la ricchezza.

Cosa mi mancherebbe?

  • Io non ho l’automobile, ma il non averla non è una limitazione, non ho mai dovuto rinunciare a nulla per questo. Innanzitutto perché la metro, sporca e vecchia quanto volete voi, funziona 24 ore su 24, e ti porta praticamente dappertutto. Certo, a volte di notte bisogna aspettare anche 20 minuti affinché arrivi il tuo treno, di notte. Ma arriva.
  • Se voglio una maggiore comodità posso avere l’autista a disposizione 24 ore su 24, a prezzo conveniente. Con Uber, Juno, Lift e tante altre app.  A volte puoi condividere anche la corsa e pagare 5 dollari.
  • Per un viaggio lungo, l’automobile la posso sempre affittare a prezzi bassissimi.
  • A questo bisogna aggiungere l’enorme quantità di taxi, i bus che funzionano e sono precisi, e il bike sharing.
  • Se sto morendo di fame a mezzanotte posso andare al Deli aperto 24 ore al giorno. Un vero e proprio miracolo: mi faccio un panino, mi compro l’aspirina, o anche il dentifricio. Ad ogni angolo c’è un Deli.
  • Se voglio ordinare a casa da mangiare, vado su www.seamless.com e decido quale cucina del mondo provare, comodamente a casa mia, senza avere le limitazioni di due o tre cucine. Ma ho una vastità di scelta incredibile.
  • Ad ogni angolo ho una lavanderia a prezzi accettabili.
  • Queste sono solo alcune delle cose irrinunciabili, e so che sono comuni a molte metropoli, ma solo a New York sono così diffuse da permetterti di accedere a prezzi bassi a questi servizi. Quanto costa muoversi in taxi a Parigi? E a Londra? Dove trovate la metropolitana sempre aperta? 
  • A questo aggiungo un’altra caratteristica molto americana. La facilità con cui si fa amicizia. Basta andare in un qualsiasi pub, e sembrerà quasi naturale parlare con chi vi sta accanto. E’ vero che non sono amicizie profonde, però ogni persona può essere stimolante e aprirti a nuovi mondi, che non conoscete.
  • In una metropoli come New York, non conta davvero troppo né da dove vieni, né di chi sei figlio. Questo sradicamento è un trampolino di lancio da cui provare a ricercare te stesso, capire il tuo percorso di vita, e fare le tue scelte.
  • Puoi facilmente trovare lavoretti per “pagare le bollette”, come si dice qua.

Cosa invece odiamo di New York?

  • E’ cara, è troppo cara. Pensate che anche il cantante Moby, in un bellissimo articolo, scrisse che per chi è creativo è necessaria anche la libertà di fallire, New York invece è tutta concentrata sul successo.
  • Ti spinge per questo a un senso di inquietudine e frustrazione, perché a volte vivere col coinquilino a quaranta anni, in una catapecchia, è dura. Questa però può essere anche la molla che ti spinge a fare grandi cose, come lo è stato per me.
  • Se non hai la cittadinanza americana, essere appesi a un visto è sempre dura!
  • La metropoli comprime in piccoli spazi, e questo alla lunga può risultare snervante.
  • Non è facilissimo avere una relazione sentimentale stabile, perché la città è poco stabile, e ti spinge a credere che all’angolo troverai una compagna o un compagno migliore.
  • Le amicizie durature sono difficili da coltivare, perché molti vanno e vengono continuamente. New York è spesso una tappa o di una grande carriera, o il trampolino per spiccare il volo.
  • Non si cresce mai veramente. Nel senso che questa città ti permette di fare la vita del ragazzino fino alla vecchiaia. Conosco gente intrappolata nella grande bolla della giovinezza di New York, ma forse è un bene!

Lascia un commento

Commenti
img

Piero Armenti

Journalist, Writer, NY Urban Explorer

Scopri i segreti di New York con Piero Armenti: viaggi, storie e avventure nella Grande Mela. Seguimi su Facebook, Instagram, e YouTube per non perderti nulla!

    Desiderate ricevere ulteriori notizie?

    Lasciateci la vostra e-mail e siate i primi a leggere le novità

    Il Mio Viaggio a New York - Il Documentario

    0
    Carrello
    Il Carrello è vuotoRitorna al catalogo
    Skip to content