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Universal Hip Hop Museum: arriverà a New York nel 2024

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Novembre 18 2021

In una città come New York che è perennemente in movimento, è normale assistere alla nascita di grattacieli, parchi o musei. Uno di questi sarà quello che arriverà nella metropoli entro il 2024: l’Universal Hip Hop Museum.

Sorgerà in uno dei quartieri cardine di New York per quanto riguarda la musica e lo stile hip hop: nel Bronx, e racconterà la storia di questo genere musicale e la sua evoluzione negli anni. Da Nas a Biggie, dagli anni ’70 ad oggi. 

Il museo che racconterà l’Hip Hop

Il cantiere che porterà alla nascita dell’Universal Hip Hop Museum è già attivo, lo scorso maggio si è tenuta la cerimonia per porre la prima pietra. A presenziare all’utente c’erano anche importanti cantanti come GrandMaster Flash, Chuck D, Nas e Slick Rick. I lavori procedono a passo spedito e la struttura sorgerà al numero 1520 di Sedgwick Avenue, luogo dove il genere è nato nel 1973. 

Il museo sorgerà su 4800 metri quadri e comprenderà anche un bellissimo teatro con 300 posti a sedere, un’area graffiti e una postazione Dj. Un progetto che nasce per dar luce a un movimento che negli anni ha assunto diverse sfumature: dalla Break Dance al Rapping, passando per il Djing. Portare allo scoperto tutte le sfaccettature della cultura afroamericana, spesso messa in disparte e screditata. 

Dove sorgerà il museo

Il museo nascerà al piano terra del Bronx Point, un innovativo edificio sorto sulle rive del fiume Harlem. Per questo piano si è deciso di ridare vita a un ex scalo merce finito in disuso. L’edificio, alto 25 piani, ospiterà anche numerosi appartamenti che verranno affittati a tariffe vantaggiose a chiunque ne abbia bisogno.

Il museo conterrà diverse testimonianze storiche del mondo Hip Hop e custodirà anche importanti tributi dei pionieri culturali del movimento. Il visitatore potrà fare un viaggio attraverso gli aspetti estetici, musicali e sociali innescati dalla tradizione Hip Hop.

L’obiettivo del Bronx Point è anche quello di dare sostegno alle minoranze, aiutare i più poveri, e migliorare la situazione sociale degli esclusi. Intorno all’edificio sorgerà anche un bellissimo parco pubblico. La musica, soprattutto a New York, è sempre stata un mezzo per far sentire la voce di una cultura spesso abbandonata, e negli anni ha contribuito decisamente a migliorare la situazione. 

 

 

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Piero Armenti

Journalist, Writer, NY Urban Explorer

Scopri i segreti di New York con Piero Armenti: viaggi, storie e avventure nella Grande Mela. Seguimi su Facebook, Instagram, e YouTube per non perderti nulla!

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