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Io sono New York

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Novembre 26 2014

Quasi cinquantacinque milioni di turisti atterrano ogni anno a New York. La città dell’Empire State Building e della Statua della Libertà ha quasi raddoppiato il numero di arrivi in solo dieci anni, consolidandosi come la meta turistica più amata al mondo.

Criminalità bassa, e facilità negli spostamenti, hanno reso questa destinazione un paradiso per chi la visita, ma soprattutto l’hanno trasformata in un’esperienza memorabile.

Gran parte dei film di Hollywood hanno come protagonista New York, e tante immagini che il nostro sguardo intercetta sono parte della memoria: danno questa sensazione continua di deja vu: i taxi, il vapore dai tombini, i pompieri, le scale anti-incendio, i ragazzi sullo skate.

Ma ciò che rende la grande Mela affascinante è soprattutto la vitalità delle strade: il melting pot, il miscuglio di razze che offre un naturale teatro a cielo aperto che può sorprendere il turista anche per la varietà di stili e di comportamenti, molto diversi da quelli italiani.

Per viverla davvero, bisogna viverla da newyorkese, o almeno provarci. Assaporare la bellezza di smarrirsi con una caffé caldo tra le mani, e meravigliarsi ogni istante davanti a nuovi scorci, alzare gli occhi al cielo e lasciarsi dominare dall’immensa altezza dei grattacieli, emozionarsi nell’osservare lo skyline di Manhattan.
Questa la miglior maniera di vivere New York, e di rendere pochi giorni sufficienti a capire come è stato possibile creare qualcosa che non poteva esistere, intendere la follia che l’ha originata, partecipare a questa grande avventura. Una sfida al cielo per cui si è voluto costruire sempre più in alto in spazi strettissimi, fornendo una delle immagini più iconiche del nostro tempo: la cartolina del luccichio dei grattacieli durante la notte.

Vivere anche per pochi giorni a New York significa trovarsi immersi all’interno del sogno americano, lasciarsi trasportare dalle scosse di energia ti assalgono e ti spingono a visitare e camminare senza fermarsi, anche gli angoli più remoti.

Il posto da cui iniziare è senza dubbio Times Square, la piazza in cui l’ultimo dell’anno i newyorkesi aspettano l’inizio del nuovo, ma anche quella in cui i display luminosi creano l’effetto giorno continuo, e in cui numerosi negozi, tra cui “toy’s r us” e M&M’s catturano l’attenzione dei passanti.

Città di sogni ed ambizioni, il suo distretto principale, Manhattan, ha all’interno un polmone verde dal fascino accattivante, il Central Park, la location più ripresa dal cinema, perfetta per una passeggiata romantica, mentre nella zona del Village è possibile perdersi in un ambiente che ricorda la vecchia Europa, l’antico villaggio anglo-olandese da cui ha avuto origine la capitale delle arti, e il cui cuore principale è Washington Square, con il suo arco in onore del padre fondatore George Washington.

New York è la città delle emancipazioni, e qui si può respirare un’aria di libertà da cui è impossibile non lasciarsi travolgere. Tutto nasce con l’emigrazione, il vero newyorkese è lo straniero che continuamente arriva, per cui diventa necessario dedicare una mattinata alla visita di Ellis Island, l’isola in cui sbarcavano gli emigranti, dove c’è un bellissimo museo dedicato ai nostri avi, e la Statua della Libertà, simbolo dell’emigrazione.

Prima di penetrare nella New York multietnica bisogna munirsi di macchina fotografica: i forti odori e le scritte di Chinatown convivono con le tovaglie a quadri Little Italy, senza dimenticare che una piccola Italia si trova nel Bronx, e precisamente ad Arthur Avenue. Harlem, con fulcro della cultura afroamericana, vi delizierà con la cucina del sud, e il pollo fritto migliore in circolazione, mentre il quartiere ebreo ortodosso di Brooklyn vi farà immergere in una piccola comunità che si è fermata nel tempo.

Per gli amanti dell’arte, il MoMa è l’inizio di ogni viaggio: il suo ultimo piano possiede una collezione d’arte contemporanea insuperabile, da Picasso a Monet, passando per Andy Warlhol, mentre Metropolitan Museum colleziona tutte le arti del mondo, da quella africana a quella egiziana.

Ma la lista dei musei è interminabile, da quello ebraico a quello latino, dal Guggheneim al Witney: senza dubbio New York si presenta come la meta prediletta degli amanti dell’arte, che non possono evitare di visitare le gallerie di Chelsea, tra cui Gagosian, o quelle giovani di Williamsburg.

La vita notturna si perde nei rivoli di mille localini a tappeto per tutta Manhattan, dalle terrazze panoramiche in cima ai grattacieli, fino ai bar segreti che richiamano l’epoca del proibizionismo. Ma il Meatpacking district, una vecchia zona industriale, rappresenta senza dubbio il cuore della movida newyorkese, la città che non dorme mai.

Tra un bagel e un hot dog per strada, non dimenticatevi di assistere a uno show di Broadway, 3 di osservare la città dall’alto, salendo sulla cime dell’Empire State Building, o del Top of the Rock, per immortalare questo momento come il migliore della vostra vita.

Per poi lasciarvi accompagnare per sempre da New York, il suo mito, il suo racconto.

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Piero Armenti

Journalist, Writer, NY Urban Explorer

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