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Le opere di Keith Haring: dove vederle a New York

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Maggio 24 2022

La street art è uno dei cardini della cultura underground newyorkese e ci sono artisti che sono e saranno per sempre legati alla storia di questa città. Uno di questi è Keith Haring, che insieme a Andy Warhol e altri importanti nomi è considerato uno dei padri della Pop Art. 

Haring era convinto che l’arte fosse un mezzo per comunicare alle masse, l’arte doveva arrivare a tutti e non solo a una ristretta élite. L’artista operò in città in un periodo molto particolare, negli anni ’80, quando Manhattan e gli altri distretti erano famosi per l’alto tasso di criminalità.

L’arte di Keith Haring

Haring era un artista che aveva molto da dire e lo faceva su qualsiasi superficie gli piacesse o gli sembrasse perfetta per imprimere il suo messaggio. Realizzò meravigliose opere d’arte in tutte le fermate della metropolitana di New York. Nel 1982 iniziarono ad arrivare anche i primi acquirenti che volevano acquistare le sue opere. 

La sua tecnica era immediatamente riconoscibile, usava motivi semplici, soprattutto di cani e di bambini, colori vivaci e tratti spessi. Continuò a celebrare la vita anche nell’ultimo periodo della sua esistenza, quando si ammalò gravemente. La sua ultima opera fu fatta in Italia, si chiamava “Tuttomondo”, impressa sulla parete esterna della canonica di S. Antonio Abate a Pisa. Un messaggio di pace dedicato al mondo intero. 

Purtroppo, morì nel 1990 a soli 31 anni, a causa dell’AIDS. Si stima che nella sua breve vita abbia realizzato più di 10.000 opere. 

Le 5 opere di Keith Haring ancora visibili a New York

Sono 5 le opere di Keith Haring rimaste intatte e ancora visibili girando per New York. Ecco dove trovarle:

  • Woodhull Medical Center: realizzata nel 1986 si trova al 760 di Broadway. Un enorme murales all’interno dell’ospedale di Brooklyn che guida i pazienti lungo i due corridoi principali della struttura.

 

  • Carmine Street Pool: altra striscia di murales colorata composta da motivi acquatici realizzata sul muro della piscina di Carmine Street nel West Village, nel 1987.
  • Crack is Wack: questa è forse una delle opere più famose dell’artista, tappa obbligata a New York per tutti gli amanti del genere. Realizzata quando la città era conosciuta per l’epidemia di crack che stava dilagando alla fine degli anni ’80. Si trova all’incrocio tra la 2nd Avenue e Harlem River Drive.
  • The Cathedral Church of St. John the Divine: una pala in bronzo e oro realizzata appena due settimane prima di morire, ancora visibile al 1047 di Amsterdam Avenue.
  • The lesbian, gay, bisexual e transgender community center: un’opera situata nel bagno degli uomini al secondo piano del Centro LSGBT del  Greenwich Village. Un insieme di simboli sessuali per celebrare il mondo gay, che nel 1989 era ancora un grosso tabù. Si trova al 208 West della 13th Street. 

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    Piero Armenti

    Journalist, Writer, NY Urban Explorer

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