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Viaggio attorno Bleecker Street, il mondo ribelle

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Marzo 23 2016

di Mariagrazia De Luca 

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Washington Square Park. Prendetevi del tempo per sedervi un paio d’orette in questo parco del Greenwich Village, e per girovagare al suo interno. Non è certo un parco grande (meno di 4 ettari) come Central Park o Prospect Park, e potete percorrerlo in lungo e largo in 5 minuti. Eppure sembra un concentrato di vita newyorkese che avviene qui al suo interno e di cui potete fare esperienza. Se entrate dalla parte nord, da 5th Avenue, arrivate giusto di fronte all’arco simbolo della piazza. C’è sempre qualche turista che si sta facendo dei selfie con sfondo Washington Arch. Attorno alla grande fontana ragazzi con lo skateboard sfoggiano improbabili acrobazie. Nelle calde giornate soleggiate qualcuno è sdraiato ai bordi della fontana a prendere il sole, e può capitarvi di vedere ragazze in bikini sull’erba a leggere libri o sonnecchiare. Da qualche angolo della piazza (a volte da più di uno) ascolterete note di sax, chitarra o batteria. C’è sempre qualche jazzista che si esibisce e le persone attorno se ne stanno sedute sulle panchine a godersi gratis (o per pochi spiccioli lasciati come offerta) concerti dei migliori musicisti. Ci sono molti personaggi eccentrici che non vi faranno annoiare. Ad esempio una signora che tenta più volte di insegnare al suo barboncino ad andare sullo skateboard e predicatori cristiani che cercano di convincervi a seguire gli insegnamenti di Gesù, o ancora artisti di strada, o giocatori di scacchi che trascorrono ore intere a perseguire il “check mate” che li farà vincere sugli avversari. E’ una piazza giovane, per via della New York University che sta a due passi, nell’angolo sud-est. Ma anche perché questa piazza ha un valore storico importante: è sempre stata un luogo di ritrovo di intellettuali bohème, nel secolo passato, e durante gli anni ’50 e ’60 è diventata il santuario della Beat Generation. Washington Square Park era la casa di manifestanti e artisti. Un playground e uno spazio “dog run” fanno della piazza un luogo adatto a bambini e anche a cani, dove possono scorrazzare liberi nel loro spazio adibito. Se volete sentirvi a casa visitate la statua di Garibaldi, che dà un tocco d’italianità a Washington Square Park. Con il suo sguardo fiero il famoso “Eroe dei due Mondi” si staglia in un angolo della piazza, dominandola dall’alto.

Prendetevi il vostro tempo qui nella piazza più famosa del Greenwich Village, lasciatevi il busy di downtown Manhattan alle spalle e ritrovare un’intimità più tipica delle piazze europee. D’altronde non ci sono grattacieli svettanti verso il cielo, le case attorno sono a misura d’uomo e il tempo sembra rallentarsi.

Dopo aver ricaricato le pile, è immancabile una passeggiata nella vicina Bleecker Street.

The Bitter End

Il Bitter End è un’istituzione qui nel Greenwich Village e in tutta New York City. Aperto negli anni ’60 è stato un luogo di ritrovo di leggende del calibro di Bob Dylan, Joan Beaz, Billy Joel, Chuck Berry, Frank Zappa and The Mothers of Invention, e anche Lady Gaga. Non solo musicisti, ma anche commedianti come Woody Allen si sono esibiti qui. Ogni genere di musica è “welcome” al Bitter End: rock, jazz, funk, alternative, hip hop, country, a cappella. Nonostante il posto sia grande, spesso c’è una lunga fila per entrare, e diventa assai affollato. La qualità del sound e dei musicisti è incredibile. Un must per gli amanti della musica dal vivo.

Dove: 147 Bleeker Street

Terra Blues

Al lato del Bitter End c’è Terra Blues, il cui motto è eloquente: “Chicago può anche essere la capitale del blues, tuttavia Chicago non ha Terra Blues”. Aperto da circa vent’anni, questo “modern-day blues saloon” con un secondo piano che ha una terrazza con vista su Bleecker Street, è stato riempito delle note di alcuni dei musicisti blues più famosi di New York e del pianeta intero. Gli appassionati del genere saranno contenti di visitare il locale dove Little Milton, Magic Slim, Johnny Clyde Copeland si sono esibiti. Situazione ideale: ascoltare del buon blues mentre si sorseggia uno degli oltre 300 whiskey del menù del Terra Blues. Fatevi consigliare, altrimenti rischiate di perdere tutta la serata solo nel leggere la lista. Oppure, se siete degli esperti di whiskey, sarà facile trovare quello che cercate.

Dove: 147 Bleeker Street

Peculier Pub

Avete voglia di una bella birra fresca? Alla sinistra del Bitter End c’è il Peculier Pub. Se da Terra Blues avete la possibilità di scegliere tra 300 whiskey, qui l’imbarazzo della scelta invece è tra le 360 differenti birre in bottiglia e le 27 alla spina. Aprì circa 20 anni fa qui a Bleecker, quando è stato spostato da West 4th Street 10 anni dopo  la sua apertura. Sembra che la location dove è oggi abbia una storia antica, di oltre 100 anni: qui a 145 Bleecker c’era prima un altro pub, “The Dug Out” e ancora prima un negozio di bibbie gestito da due sorelle. Il menu di questo pub è piuttosto internazionale: Americano nella sezione “finger food”: cosa c’è di americano più di “Fried Oreos”, biscotti Oreos fritti? Ma anche Edamame, un piatto tutto giapponese.  Oltre ai Burgers vi sono piatti messicani, come Nachos, Quesadillas, e anche italiani come Focaccia Pizza. Italiani, o sarebbe meglio dire “italo-americani”: pizza con pollo, mozzarella e pomodoro e salsa BBQ piccante.

Dove: 145 Bleecker Street

Kiosk

Tanti locali leggendari, ristoranti e negozietti su Bleecker hanno chiuso, alcuni nuovi hanno aperto. Ero alla ricerca di un posto chiamato Kiosk, a due passi da Bleecker. Ne avevo sentito parlare come un posto magico: un negozio, quasi una galleria “eclettica” con oggetti provenienti da tutto il mondo e culture differenti. Dopo tanto girovagare in lungo e in largo, pensando di non aver trovato ancora l’entrata per questo mondo delle meraviglie, ho chiesto informazione a una signora dentro un negozio di abbigliamento vintage che mi ha detto, con un’aria malinconica: “Kiosk ha chiuso da pochi mesi e quel coffee shop che hai di fronte lo ha soppiantato!”.  Online è disponibile l’archivio del Kiosk

http://kioskkiosk.com/

Dove: 540 La Guardia, chiuso. Altra sede è a 38 Orchard St.

Porto Rico Importing Co.

Camminando su Bleecker Street, all’altezza del civico 201, verrete catturati da un aroma di caffè irresistibile. Porto Rico Importing Co. Coffee & Tea vende “the finest coffee” dal 1907. Caffè tostato giornalmente proveniente da diversi paesi dell’America Latina, Caraibi, Africa e Asia. Ci sono anche edizioni speciali, come il Brazilian Daterra Estate Sweet Blue, proveniente dalle piantagioni Daterra in Brasile, con retrogusto di nocciola e cioccolato. Entrare nel negozio Porto Rico Coffee & Tea e respirare l’aroma pungente del caffè, è come fare un viaggio in terre lontane, rimanendo a Bleecker Street…

Dove: 201 Bleecker Street

Village Music World

Un negozio di dischi piuttosto grande, seppure dall’entrata non si direbbe. Trovate un’ampia selezione di vinili da collezione, LPs e CDs vintage. E’ un altro residuo di quella New York degli anni ’70, che resiste. Poster, T-shirts, oltre che altri gadget. Non c’era molta gente a sbirciare tra i suoi scaffali, quando sono entrata. Ho avuto come un senso di un mondo che rischia l’estinzione.

Dove: 197 Bleecker Street.

A 239 Bleecker Street c’era fino a pochi anni fa il più fornito negozio di dischi e vinili, Bleecker Street Record dove anche David Bowie andava a fare acquisti a quanto sembra. E’ stato chiuso (affitto alle stelle, niente di nuovo) e al posto suo è stato aperto uno Starbucks. Il negozio è stato spostato poco più su, a 188 West 4 Street. Per sapere della nostra “esplorazione” del Bleecker Street Record leggete l’articolo…

 

By CHLOE

Una fila lunghissima fuori a quello che sembra un normale caffè o ristorantino. Mi incuriosisco, non è neppure l’ora di cena, perché ci sono così tante persone in attesa di entrare in questo locale chiamato By Chloe? “Vendono hamburger vegani” mi informa una ragazza. New York è pieno di vegani, sembra essere una moda sempre più diffusa, che porta molti ristoratori a reinventarsi una cucina adatta agli standard di chi segue questa dieta stretta. Il goal di By Chloe è quello di “ri-definire che significa mangiare bene”. The Classic Burger (8.95$) è fatto con “tempeh-lentil-chia-walnut patty” (non è certo facile capire cosa sia il sostituto della carne…), cipolla, cetriolini, ketchup di barbabietola, e pane di patata. Da provare il Mac’N’Cheese fatto con patate dolci, o Avocado Pesto Pasta con Parmigiano di mandorle.

Dove: 185 Bleecker Street.

Native Leather

Al 203 di Bleecker c’è un negozio di pelle che resiste dagli anni ’60, a differenza di tanti altri che nel corso degli anni hanno aperto e chiuso. Native Leather è un pezzo della New York che “non molla”, ribelle, autentica, rock! Una signora sulla sessantina, Carol, capelli lunghi quasi completamente bianchi, che vi accoglie all’entrata potrebbe essere Patti Smith, senza ombra di dubbio. Una ragazza sulla ventina, anche lei uscita dagli anni ’70 la assiste mentre Patti con un coltellino lavora una cintura con la minuzia di un artigiano. Il negozio è piccolo ma stipatissimo di ogni tipo di vestiario in pelle. Giacche, cappelli, guanti, sandali, anche maschere da aviatore… Le fibbie delle cinture mi hanno colpito, ce ne sono tantissime diverse, quasi 1000 pezzi alcuni risalenti agli anni ‘60 e potete giurarci, non mancano di originalità. Stile gotico, vintage, anche “Made in Italy” (una cintura con la immagine della Monna Lisa, perché no?), fatte a mano, piuttosto care, direi. Nel mondo contemporaneo di H&M e merce “usa e getta”, non tutti spenderebbero 155 dollari per una fibbia in argento fatta a mano a forma di chitarra. Eppure se una cinta di H&M il prossimo anno sarà già usurata e da rimpiazzare, potete scommetterci che la cinta che comprate da Native Leather resisterà fino al secolo a venire.

Dove: 203 Bleecker Street.

Rocco’s Pastry

Al 243 di Bleecker potete provare alcuni dei migliori cannoli siciliani della città. La pasticceria è aperta dal 1974, e Rocco il proprietario è arrivato qui a NY giovanissimo, appena sedicenne. Prima di aprire questa pasticceria ha fatto la gavetta, come tutti gli immigrati nella Grande Mela, lavorando come lavapiatti. Da provare, oltre ai cannoli, la cheesecake, e i tanti tipi di cookies, i biscotti di Rocco.

Dove: 243 Bleecker Street

 

 

 

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Piero Armenti

Journalist, Writer, NY Urban Explorer

Scopri i segreti di New York con Piero Armenti: viaggi, storie e avventure nella Grande Mela. Seguimi su Facebook, Instagram, e YouTube per non perderti nulla!

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