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Water Tank Project: come l’arte sta trasformando i tetti di New York

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Aprile 16 2021

Water Tank in inglese significa serbatoio dell’acqua e indica quelle grandi taniche che siamo soliti vedere sopra i tetti di New York, e non solo, in molti film americani. Dal 2014, nella Grande Mela, i Water Tank sono diventati parte di un progetto d’arte per riqualificare la cima degli edifici della Grande Mela, rendendoli più belli all’interno dell’intero skyline.

Cos’è il Water Tank Project?

Il Water Tank Project è stato lanciato nell’estate 2014 con l’obiettivo di trasformare lo skyline di New York. I serbatoi d’acqua presenti sui tetti degli edifici hanno cominciato a colorarsi e ad ospitare opere d’arte di artisti affermati e di studenti delle scuole pubbliche della città.

Oltre ad un’opera di rivalutazione è anche un richiamo all’attenzione della crisi idrica globale, oltre che una celebrazione di importanti artisti affermati. Da quando è iniziata la campagna vengono anche organizzati programmi educativi, tour pubblici e attività sui social media. L’arte diventa un intervento sociale in grado di trasmettere valori, gioia ed educare, cercando di diffondere nuove abitudini di consumo tra i cittadini.

Il Water Tank Project è stata anche l’attività di inaugurazione di World Above the Street, un’associazione no-profit che ha l’obiettivo di promuovere la consapevolezza ambientale e la difesa sociale utilizzando come strumento l’arte.

Le cisterne d’acqua interessate dal progetto sono state circa 17.000, sparse per le strade di Manhattan. Le prime che sono state dipinte si trovavano a Soho e Chelsea. Tra gli artisti più conosciuti che hanno partecipato al progetto ci sono: John Baldessari, Jeff Koons e Terry Richardson.

 

La storia delle Water Tank di New York

Le Water Tank, o anche dette Water Towers, hanno iniziato a diffondersi a New York nel XIX secolo quando è cominciata la costruzione dei primi grattacieli. Il problema che dovevano risolvere era quello del rifornimento d’acqua ai piani più alti degli edifici. Grazie alle cisterne si riuscivano a rifornire anche gli appartamenti in cima, sfruttando la forza di gravità. Una pompa riempiva al momento del bisogno la cisterna e sfruttava la gravità fino allo svuotamento della tanica.

Molte Water Tank sono ormai reperti storici e l’idea di trasformarle in opere d’arte venne alla regista Mary Jordan, che di ritorno dall’Etiopia, dove aveva potuto toccare con mano il problema della mancanza d’acqua, decise di utilizzare queste strutture per lanciare un messaggio di sensibilizzazione.

 

Dove ammirare le Water Tanks dipinte

Non è sempre così semplice riuscire a vedere queste taniche sui tetti di New York, molte sono coperte da altri edifici o si trovano in posizioni nascoste. Nei pressi del Ponte di Brooklyn si trova quella intitolata “Gush”, dipinta da Marylin Minter, sul tetto dell’edificio situato al 264 di Water Street.

Al 110 di Fulton Street, nel cuore del Financial Discrict si trova l’opera di Tessa Traeger, mentre al 2 di East Broadway nel Lower East Side si trova il dipinto di Olaf Tajek. Altre Water Tank visibili sono quella a Little Italy, al 197 di Grand Street, dell’artista Dustin Yellin, e quella a SoHo, dell’italiano Lorenzo Petrantoni situata al 393 di West Broadway.

Spostandosi verso nord se ne incontrano altre, verso Union Square ci sono le due cisterne dipinte da Bruce Weber e Jordie Fornies, rispettivamente al 4 di Union Square South e al 123 di di 15th Street. Al 928 di Briadway potete invece ammirare l’opera “Bacteria” di Eteri Chkadua. Una delle più belle è sicuramente quella realizzata da Tom Fruin, al 20 di Jay Street a DUMBO.

Se venite in visita a New York non dimenticatevi di alzare gli occhi al cielo e scrutare i tetti degli edifici, potreste scoprire qualche tanica nascosta che riporta l’operato di qualche celebre artista internazionale.

 

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Piero Armenti

Journalist, Writer, NY Urban Explorer

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